martedì 13 aprile 2010

L'Aquila costretta allo straordinario in casa del Don Orione

Una super Michela Torti mette in difficoltà le ragazze dell'ACF L'Aquila costringendole all'impresa titanica negli ultimi dieci minuti del match. Dopo l'iniziale vantaggio con la rete di Ciuca, le aquilane si vedono raggiungere e sorpassare per ben due volte dalle padrone di casa giungendo a metà secondo tempo sul risultato di 3 a 1. Tre reti incassate: una su rimpallo, una per papera e un autogoal. Tutto ormai sembra detto data la sfortuna che pare non voler lasciare le aquilane, l'arbitraggio su cui non voglio neanche spendere parole e la splendida forma in cui si trova la Torti ineccepibile su ogni intervento durante tutta una partita giocata nella propria metà campo. Sarà vero però che quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Ci siamo rimboccate le maniche e senza perdere neanche per un attimo la concentrazione abbiamo continuato a bombardare la porta della Torti. Con una splendida giocata e con la sua grinta che ha trainato tutte noi, sia in mezzo al campo sia dalla panchina in quei minuti in cui le è stato concesso di respirare, la Ciuca accorcia lo svantaggio, mentre Capannolo, autrice di un'altra doppietta, prima su punizione, poi su tiro libero giunto al sesto fallo. firma le reti del pareggio e del sorpasso. Ancora una volta abbiamo dimostrato che siamo una squadra dura a morire. Lottiamo con determinazione e grinta sì, ma senza mai usare la cattiveria e riusciamo spesso a fare risultato. Siamo tornate così a casa piene di lividi, ma anche con in tasca tre punticini utili per mantenere ancora la testa della classifica e poter affrontare nell'ultima partita di campionato l'Aragonese con due risultati utili per.........e qui per scaramanzia mi fermo...non ci voglio neanche pensare!!!
Preferisco non cedere alle provocazioni dell'amico Luca, ma ci tengo a sottolineare ancora una volta che quello che siamo e quello che valiamo ci piace dimostrarlo di domenica in campo, come sempre abbiamo fatto, con umiltà e lealtà, accettando vittorie e sconfitte, giuste o ingiuste, senza troppe giustificazioni e polemiche inutili sul blog durante la settimana. Con obiettività sappiamo incassare le sconfitte senza mai sentire il bisogno di infangare gli avversari per nascondere invece nostre mancanze. Domenica, quando forse neanche il nostro mister ci credeva più, incassando colpi su colpi, abbiamo guadagnato la vittoria. Ora siamo qui, senza montarci la testa, anzi forse con un pò di imbarazzo per un posto che tutto sommato non volevamo e neanche sentiamo di meritare totalmente, per mancanza di esperienza e per la mancanza OGGETTIVA di possibilità di allenarci e impegnarci totalmente, senza mai dare adito a polemiche, senza provocare antipatie e senza volerci immischiare nelle rivalità che vanno avanti da anni tra le altre squadre. Domenica come sempre, siamo uscite dal campo a testa alta, non esprimendo di certo un calcio a 5 modello, noi lo sappiamo e lo ammettiamo che non sappiamo giocare, ma dimostrando sportività. Non a caso in due anni di campionato non abbiamo mai raggiunto i 6 falli per il tiro libero e quest'anno rischiamo di vincere anche la Coppa Disciplina. Non dobbiamo dimostrare nulla in più di quello che abbiamo già fatto, non ci serve la vittoria domenica prossima, perchè la nostra vittoria l'abbiamo già avuta la prima partita di campionato quando, ancora tutte vive e tutte insieme, abbiamo indossato la maglietta dell'Aquila. Sicuramente non possiamo insegnare a nessuno come si gioca a calcetto e neanche ostentare conoscenze sulle regole del calcio a 5 come fanno altri, ma siamo la dimostrazione pratica che basta il cuore per andare lontano. Non ci siamo mai piante addosso, pur avendone tutti i motivi, ma siamo arrivate fino a qui in gruppo, con la grinta, la determinazione, la fortuna di non esserci infortunate, i nostri sbagli e i nostri meriti.
Per domenica prossima faccio un grande in bocca al lupo alla mia squadra e alla amiche dell'Aragonese, che vinca il migliore o no non mi importa, ciò che conta è che, come sempre quando si gioca con noi, alla fine ci sia una bella partita che faccia divertire chi gioca e quei pochi che la vengono a vedere.